“Linfoma” di Valerio Evangelisti

 

Valerio Evangelisti, bolognese di nascita, è uno dei più noti scrittori italiani di fantascienza, fantasy e horror.

Di seguito racconta brevemente la propria esperienza e soprattutto l’importanza fondamentale di una diagnosi precoce per la quale è stata determinante la professionalità di un medico attento e preparato.

Il “dentista perspicace” a cui fa riferimento nella sua testimonianza è il dott. Michele Cassetta, odontoiatra di fiducia che nel 2009, durante una visita di routine, insospettito da un lieve gonfiore a una gengiva, lo ha indirizzato e seguito lungo un percorso di diagnosi che lo ha portato a scoprire di avere una forma di cancro al sistema linfatico.

Valerio Evangelisti ha raccontato la lotta contro questa malattia nel libro intitolato “Day hospital”.

 

Fu il mio dentista a scoprire il linfoma. Per l’esattezza linfoma Non Hodgkin di tipo B, aggressivo (il che non è un male, anzi). Servirono verifiche, inizialmente di esito incerto, finché una biopsia non constatò che era vero. Un leggero gonfiore sulla gengiva superiore indicava cancro.

Mi sottoposi così agli esami preliminari (la “stadiazione”) e poi alla chemioterapia. Per fortuna la malattia era agli inizi. Una seduta ogni tre settimane, per un totale di sei, a partire dal marzo 2010. Protocollo R-CHOP. Non potrei dire che fu facile, soprattutto dalla terza seduta in avanti. Cadde ogni pelo del mio corpo, ebbi disturbi intestinali abbastanza seri. Mi sentivo debolissimo. Però niente nausea, niente febbre, niente vomito: i disturbi tipici che lamentavano gli altri pazienti.

All’arrivo dell’estate fui dichiarato in “remissione completa”. Non significa essere guariti, ma che il cancro non dà più segni di vitalità, e probabilmente non ne darà per alcuni anni. Cessò la chemioterapia, i capelli ricrebbero. Partii per Praga, dove avevo impegni di lavoro. Andai in vacanza in Spagna.

Tutto ciò fu possibile perché il linfoma fu scoperto in tempo.

Adesso seguito a sottopormi a visita ogni sei mesi. Dopo la prossima, in luglio, una volta all’anno. Continua la “remissione completa”. Devo tutto ciò – sembra paradossale – a un dentista.

Altri, che non hanno avuto una diagnosi altrettanto precoce, sono stati sottoposti a ulteriori sessioni di chemio, a trapianti del midollo, a terapie varie. Alcuni sono morti.

Dei medici che mi hanno avuto in cura non mi posso lamentare, salvo che per un dettaglio non di poco conto. Gli oncologi, constatata la “remissione”, ritengono terminato il loro lavoro e si congedano. Non ti spiegano che la chemioterapia continuerà ad agire ancora a lungo, causando problemi persino peggiori di quelli patiti nella fase “calda” del trattamento.

Sta di fatto che sono ancora vivo, e lo devo a un dentista perspicace.

Un consiglio per i pazienti? Accettare con socratica indifferenza il loro destino, senza per questo smettere di lottare per tenersi in vita.

 

Per vedere la copertina del libro di Valerio Evangelisti clicca qui 

 

È ancora possibile aderire al mese di apertura degli studi per visite di controllo gratuite comunicandolo alla Segreteria Organizzativa allo 02 30461080 oppure scrivendo a oralcancerday2012@fondazionenandi.org